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07 02 2013 | Rimini | Sanpa: Dai Muccioli denigrazione senza precedenti

Giovedì, 07 Febbraio 2013

tortora-scuro

Rimini | Sanpa: Dai Muccioli denigrazione senza precedenti


Dopo l’attacco sul settimanale Gente sono arrivate anche le parole dette da Antonietta Muccioli in tv a Mattino5 (Mediaset), stesso tenore anzi più dure. La comunità ha quindi deciso di rispondere. “Stiamo assistendo ad una campagna di denigrazione di San Patrignano che non ha precedenti ed è triste constatare che tutto ciò avvenga per mano di chi professa di detenere saldamente nelle mani le radici dei valori fondanti della Comunità: i suoi più stretti familiari”, riporta la nota. Le parole della vedova Muccioli sarebbero, secondo i responsabili della comunità, “frutto della esasperazione di situazioni personali che si sono determinate a seguito dell’abbandono della Comunità da parte del figlio Andrea”.


Spiegano perché il figlio del fondatore a un certo punto sia stato allontanato. “L’abbandono di Andrea non è stato determinato dalla famiglia Moratti nel tentativo di impossessarsi di San Patrignano, così come affermato da Antonietta Muccioli, bensì da un lento e inesorabile declino che stava portando la Comunità ad una condizione di insostenibilità, sia economica che sociale. La presa di coscienza di ciò e il derivante dibattito interno, che si è generato tra Andrea Muccioli e molti dei responsabili della Comunità sulle modalità e le strategie di gestione della struttura, hanno evidenziato l’impossibilità di ritornare ad una visione condivisa, portando al doloroso esito dell’estate 2011”.


Poi passano a difendere la famiglia Moratti. “Gianmarco e Letizia Moratti, definiti e vissuti nelle parole espresse oggi da Antonietta come i meri finanziatori della Comunità, sono in realtà da sempre elementi integrati nel nucleo fondante della Comunità e con essa hanno condiviso da sempre i momenti più difficili e significativi. Analogamente a quanto avvenuto nei momenti più difficili della vita di San Patrignano, anche nell’estate del 2011, nel momento in cui venivano messe in discussione le modalità e le strategie di gestione di Andrea Muccioli, la famiglia Moratti ha fornito tutto il proprio sostegno e vicinanza alla Comunità”.


Adesso la preoccupazione dei responsabili è per gli ospiti, 1.300, e per i loro familiari. “Tutto questo e il dolore che ciò ha provocato non giustificano le parole di Antonietta Muccioli che identifica la San Patrignano di oggi come un luogo in cui c’è solo odio, malvagità, cattiveria e spietatezza e dove non esistono più i valori attraverso cui è stata fondata. L’unica preoccupazione che ci deriva da questi attacchi è il senso di smarrimento e sfiducia che possono provocare nei ragazzi e nelle loro famiglie che ce li hanno affidati”.


Spiegano che a San Patrignano si coltiva ancora il “pieno rispetto dei principi e dei valori originariamente voluti sin dal momento della sua fondazione da Vincenzo Muccioli e dal gruppo di suoi amici cofondatori, molti dei quali ancora presenti in Comunità, continuiamo ad accogliere emarginati e tossicodipendenti in maniera completamente gratuita, senza chiedere nulla alle famiglie e neppure allo Stato. Anche i contenuti del percorso riabilitativo continuano ad essere fortemente saldati a elementi di solidarietà, condivisione e mutuo aiuto con una forte presenza di volontari tra i collaboratori”.


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